domenica 11 dicembre 2011

Commento all'ultimo consiglio comunale....

Nei giorni scorsi ,nel consiglio comunale, l'aministrazione comunale di Fornovo ha nuovamente dimostrato la sua incapacità ad esporre e trattare le grandi problematiche del nostro comune.

In primo luogo, il problema della raccolta differenziata. Questa amministrazione come primo atto ufficiale ha annullato una delibera della precedente amministrazione in cui si avviava il percorso per arrivare in tempi brevi ad una raccolta differenziata porta a porta con Montagna 2000; ora dopo 2 anni e mezzo di ripensamenti e perdite di tempo, l'amministrazione torna a proporre e ad approvare (con grandissima coerenza) lo stesso tipo di raccolta differenziata porta a porta con lo stesso ente, Montagna 2000.

Altro tema affrontato con enorme superficialità è la costituzione della En.For., un SRL partecipata al 100 % del comune che ha come obbiettivo quello di favorire l'utilizzo sul territorio comunale delle fonti energetiche alternative. Ebbene questo ente, che è stato attivato da più di un anno e mezzo non ha ancora attivato un solo impianto fotovoltaico; ha però gia iniziato a spendere denaro pubblico per il suo funzionamento, ha già un mutuo sulle spalle (con relativi interessi da versare!!!) per il montaggio di un impianto fotovoltaico sull'asilo nido del capoluogo (il quale non è dato sapere quando verrà terminato) e inoltre ha già  acquistato da mesi i pannelli fotovoltaici da montare sull'asilo, pannelli che in questo periodo si sono svalutati creando un inutile debito sulle spalle del comune.

Un ulteriore tema caldo, non affrontato dall'amministrazione è quello della revisione degli strumenti urbanistici e territoriali. Infatti, stiamo assistendo, ormai da mesi, a piccoli interventi, mirati a non esporsi sul grande problema del nuovo PSC con i relativi piani di attuazione.
L'ultima misura presentata mira a cambiare la destinazione da agricola a residenziale di fabbricati rurali dismessi per poterli così recuperare.
Questa misura può anche essere condivisa, ma deve essere inserita in un progetto di revisione dello strumento urbanistico, con studi di fabbisogni abitativi, di carico urbanistico, degli indici edilizi, con verifiche sulle attività agricole per favorirne l'attività e non disincentivare quelle ancora attive sul territorio.

Le risposte che l'amministrazione ha dato su questi importanti temi, in un appuntamento ufficiale come il consiglio comunale, sono assolutamente insoddisfacenti.
I cittadini del comune di Fornovo di Taro meritano maggiore chiarezza e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.

giovedì 8 dicembre 2011

Quale sarà il futuro del polo scolastico di Fornovo???

Il polo scolastico di Fornovo rappresenta una grandissima risorsa per le famiglie e i giovani del nostro territorio, in quanto polo di istruzione delocalizzato nella provincia, facilmente raggiungibile dagli studenti dei comuni montani e punto di riferimento delle nostre aziende per quanto riguarda la formazione professionale.

Questa positiva funzione delocalizzata può essere messa in discussione da alcune nuove normative nazionali e da alcune decisione, più locali, alquanto incomprensibili.

La  legge di stabilità recentemente approvata indica chiaramente che non potranno essere assegnati dirigenti scolastici (preside) e direttori dei servizi amministrativi a quegli istituti che non raggiungono i 600 iscritti. Il rischio concreto dell'istituto Gadda è quello di vedersi revocato il diritto ad avere un preside e un DSGA titolari ma invece affidarsi ad un reggente in comune con un'altra scuola. Nel nuovo piano formativo redatto dalla Provincia viene confermata l’autonomia dell’ITSOS Gadda di Fornovo e Langhirano ma nel contempo viene attivato a Langhirano un distaccamento del liceo Bertolucci,  impedendo al Gadda di proporre il Liceo in quella sede.Per quel che riguarda, invece la formazione professionale, nonostante l’attivazione dallo scorso anno di un corso al Gadda,  registriamo il mancato finanziamento da parte della Provincia di un corso di formazione dell’obbligo formativo presso la sede di Fornovo di Forma Futuro. 
Questo ha portato una ventina di ragazzi a non iscriversi a nessun altro percorso formativo alternativo, creando difficoltà alle famiglie e un problema serio di diritto allo studio con possibile dispersione scolastica.
Incomprensibile infine, la decisione del C.D.A. del Consorzio,di procedere ad un significativo impegno finanziario  con la contrazione di un mutuo per ristrutturare un edificio di proprietà del Comune di Fidenza al servizio dell’ I.P.S.I.A. mentre i lavori urgenti previsti da tempo sul tetto della sede di Fornovo, flagellato da varie infiltrazioni d'acqua, subiscono un continuo rinvio,mettendo in discussione oltre al regolare svolgimento della attività formativa, la stessa agibilità dei locali.
Nel frattempo il bilancio di Forma Futuro  torna a colorarsi di rosso (è in passivo di circa 60000 Euro).

Sinistra Ecologia e Libertà ValTaro ValCeno chiede che le autorità preposte, amministrazione comunale, provincia e provveditorato, si attivino celermente per garantire un florido futuro a questo importante polo d'istruzione delocalizzato in bassa valle.

Una parziale, possibile, ma non risolutiva proposta, è  quella avanzata per un governo onnicomprensivo della filiera educativa- formativa del nostro distretto scolastico, scelta questa, che può costituire occasione importante per una più efficace azione di raccordo tra i vari gradi di istruzione, primaria, professionale, superiore  ed il mondo del lavoro.

Chiediamo quindi di sospendere qualsiasi decisione che può impedire un futuro sviluppo del polo scolastico, e di riprendere subito una riflessione  tesa a  dare  risposte immediate e risolutive alle problematiche criticità evidenziate.