Ormai
4 anni sono passati dalle elezioni e Sinistra Ecologia e Libertà
ritiene non più rinviabile fare una seria e attenta riflessione
sulla situazione in cui si trova oggi il Comune di Fornovo di Taro.
A
partire dalla campagna elettorale questa amministrazione si è
contraddistinta per le sue grandiose promesse e la totale
contrapposizione alle precedenti politiche dell'amministrazione
Bergamaschi.
Da
queste premesse elettorali però, che sviluppo ha avuto il paese in
questi 4 anni di Grenti? É realmente migliorata la situazione
generale del paese?
Oggi
Fornovo si trova in una grave situazione di assenza di governo,
dovuta sicuramente alle scarse risorse economiche che la crisi e i
numerosi tagli hanno pesato sulle risorse Comunali, ma anche, e
soprattutto, per una palese incapacità dimostrata da questa
amministrazione nella definizione e messa in campo di progetti e
azioni che uscendo dalla “propaganda elettorale”che aveva
caratterizzato il programma di legislatura di questa maggioranza,
fossero in grado di affrontare e rispondere alle nuove emergenze
prodotte dalla crisi.
Tutti
i cittadini di Fornovo si ricordano il faraonico progetto per l'area
ENI, con nuovi impianti sportivi, aree verdi, nuove scuole e nuova
viabilità, con il passaggio della pontremolese in una galleria sotto
l'attuale galleria ferrovia e la tangenziale che doveva occupare la
galleria lasciata libera dalla linea ferroviaria; ebbene di questi
faraonici progetti è restato solo il conto, anche piuttosto caro, da
pagare agli ingegneri romani.
Non
solo, ad oggi, non si sà neppure se e quando sarà avviata la
progettazione del
tratto di Pontremolese che interessa
l'attraversamento di Fornovo in quanto questa opera, già
finanziata in precedenza, non è più inserita fra le priorità del
governo e delle FF.SS.
Questi
progetti “velleitari”, hanno compromesso i rapporti stessi con
la proprietà dell’area ex ENI, al punto che gli stessi lavori di
bonifica, hanno subito un rallentamento preoccupante e neppure è
dato sapere a che punto sono.
Vogliamo
poi sottolineare il fatto che, in questi 4 anni, non si è realizzato
uno dei punti principali del programma “Grenti” sbandierato come
prioritario in campagna elettorale, un nuovo strumento urbanistico
comunale, l'attuale ormai è vecchio di 20 anni. Si è preferito
invece, procedere con numerose e scoordinate varianti e regolamenti,
in modo da accontentare forse le esigenze di pochi, ma lasciando
aperta l'importantissima partita del futuro sviluppo del nostro
territorio comunale.
La
mancanza di una chiara strategia e visione programmatica su queste
tematiche, l’assenza anche di una coerente ed incisiva azione a
supporto delle politiche formative, hanno di fatto impedito di
dare certezze a quelle richieste da tempo presenti di nuovo sviluppo
e riqualificazione delle attività produttive, con il
risultato
di rendere più pesante e preoccupante la crisi economica e
occupazionale che il nostro comune sta attraversando.
Un’
altro campo di intervento che fotografa benissimo il fallimento di
questa amministrazione e la natura meramente propagandistica delle
iniziative assunte in campo energetico e ambientale.
La
storia della società En.For. ne rappresenta un chiaro esempio;
Società a totale partecipazione pubblica, con tanto di lettera di
“Patronage” firmata dal Comune a garanzia della società, che
doveva generare utili e energia elettrica installando pannelli solari
sui tetti di proprietà comunale, e anche privati.
Le
dubbie procedure seguite nella costituzione della società,
l’assenza di un vero piano industriale, l'incauto acquisto dei
pannelli fotovoltaici, il ritardo nella installazione e di
conseguenza della fase di produzione (con evidenti svalutazioni del
valore dei pannelli e notevole riduzione del vantaggio economico
derivato dal conto energia) a fronte del mutuo e degli inevitabili
interessi, hanno determinato un bilancio pesantemente in “rosso”;
situazione questa che si ripete da ormai tre anni, rendendo la
società incompatibile con le norme nazionali vigenti (che prevedono
la chiusura obbligatoria per tutte le società a partecipazione
pubblica che registrano una situazione di perdita a bilancio per tre
anni consecutivi) e rendendola anche una pessima operazione
amministrativa, portando solo alla creazione di nuovi debiti per il
comune di Fornovo di Taro.
Così
come è da valutare negativamente il nuovo “Piano energetico”del
Comune, sia per il percorso che ha portato alla sua approvazione
senza una concreta e fattiva partecipazione, sia per le azioni
proposte, di fatto inconsistenti per la mancanza di risorse e
soggetti attuatori.
A
nostro parere anche le scelte fatte da questa amministrazione nel
contesto dei rapporti con le altre istituzioni locali vicine è stata
molto deficitaria e non funzionale agli interessi della nostra
comunità.
Infatti,
in questo periodo si è conclusa l'importantissima partita dei nuovi
assetti istituzionali del territorio, con l'abolizione delle comunità
montane e, come prevede la Legge Regionale, il conseguente
passaggio alle Unioni dei Comuni.
La
storica funzione svolta negli anni dal Comune di Fornovo quale
importante centro di servizi primari per un territorio più vasto,
(servizi scolastici, servizi sanitari, attività industriali e
commerciali), il ruolo importante per la tenuta e il sostegno delle
economie di media e bassa valle e importante snodo e di raccordo con
i servizi superiori presenti nel capoluogo di Provincia in relazione
alla posizione geografica e per la presenza delle infrastrutture per
la mobilità, potevano e dovevano rappresentare elementi decisivi per
scelte conseguenti.
La
scelta dell'amministrazione Grenti, invece, è andata in direzione
opposta.
Invece
di rivendicare con più forza questo ruolo e queste potenzialità in
una logica di nuove assunzioni di responsabilità provenienti da
funzioni oggi in capo alle Provincie, si è scelta la strada, più
facile nell’immediato, ma che alla lunga rischia di “isolare”
in termini di relazioni e di funzioni il nostro comune, schiacciato
fra la fragilità di piccoli Comuni di media valle e comuni forti
come quelli della pedemontana, verso Medesano e Noceto da un lato e
Collecchio e Sala Baganza-Felino dall’altro.
I
primi segnali sono già presenti all’interno delle convenzioni
conseguenti alla “Unione dei Comuni” che ci vedono assieme a
Solignano e Medesano.
Al
comune “capofila” Medesano la gestione di importanti servizi,
come la gestione dei cimiteri e la polizia municipale, i servizi
catastali, la segretaria comunale, nella persona della segretaria di
Medesano che viene pagata al 50% da ogni comune ma che risiede per il
75% a Medesano , la gestione dello sportello unico al più piccolo
comune di Solignano, al nostro Comune, la sola gestione della
protezione civile per le competenze Comunali.
A
seguito delle decisioni della Regione che ha individuato nel
perimetro del distretto sanitario la nuova associazione dei comuni,
siamo costretti oggi a
riconsiderare
le scelte fatte sulla spinta di decisioni di altri e quindi, come
Amministrazione di Fornovo, da una posizione di grande debolezza.
Alla
luce di questa analisi, ed in presenza di un quadro politico più
generale di profondo scollamento fra i cittadini e la “Politica”
(vedi anche a Fornovo il voto ai grillini) ed in particolare fra
questi e quelle forze del centrosinistra che storicamente hanno
rappresentato un punto di riferimento importante e di governo per le
nostre popolazioni, Sinistra Ecologia e Libertà di Fornovo valuta
insufficiente e non adeguata l’azione fin qui svolta dalle forze
del centrosinistra, sia sul fronte istituzionale come forze di
opposizione alla giunta Grenti in Consiglio, sia come presenza e
proposta politica sul territorio.
Tutto
ciò è il riflesso del permanere di una situazione di divaricazioni
presente nel centrosinistra e nel PD in particolare, derivante dalle
divisioni che hanno caratterizzato l’ultima esperienza di governo
della sinistra a Fornovo, e che hanno impedito di presentarsi in modo
coeso alla consultazione elettorale e che, ancora oggi, impedisce una
azione incisiva ed unitaria della sinistra a Fornovo.
Il
superamento delle divisioni, la ricostruzione di un nuovo rapporto
fra le forze del centrosinistra e la società civile nelle sue
componenti economiche e sociali, sulla base di una condivisione
forte di contenuti programmatici e di profonda innovazione politica,
è presupposto per recuperare il tempo perduto e pensare di arrivare
alle prossime scadenze elettorali amministrative con le carte in
regola per tornare ad essere forza credibile di governo a Fornovo.
Sulla
base di queste considerazioni, Sinistra Ecologia e Libertà vuole
iniziare una fase
di confronto, pressante e costruttivo, con tutte
le forze politiche del centrosinistra, con la società civile e con
le associazioni del paese per analizzare compiutamente la situazione
attuale e cercare le migliori proposte di governo per uscire dalla
grave situazione determinata dalle scellerate politiche della Giunta
Grenti.
Da
questo, costruttivo confronto, prenderà corpo il programma, la
coalizione di centrosinistra, gli uomini e le donne che saranno
chiamati con percorsi partecipati a metterlo in pratica, in occasione
delle elezioni amministrative del prossimo anno.
Dal
canto nostro siamo convinti che i punti chiave del confronto politico
futuro non possano transigere da alcuni temi quali:
Il
tema della trasparenza e della partecipazione,
a partire dal funzionamento del Consiglio e delle Commissioni,
individuando nuovi strumenti (diretta del Consiglio Comunale, nuovi
strumenti di consultazione/informazione, ecc), con l’obiettivo di
recuperare da un lato, un nuovo e più diretto rapporto con i
cittadini e dall’altro, con le altre istituzioni, le categorie
sociali, il diffuso mondo dell’associazionismo e del volontariato.
In questo quadro, va ripristinata e rilanciata la positiva
esperienza del Consiglio Comunale dei Ragazzi, strumento importante
per promuovere fino dalla giovane età la conoscenza critica e la
partecipazione alla vita sociale e democratica del paese.
I
nuovi assetti istituzionali: la
ricerca e la definizione di un nuovo e più incisivo ruolo del
nostro
Comune nel
contesto dei nuovi rapporti istituzionali ed economici determinati
dai nuovi assetti istituzionali a seguito della abolizione delle
Provincie e l’approvazione della nuova legge Regionale. La nuova
“associazione dei Comuni” , deve rappresentare occasione per il
nostro Comune, di recuperare quella centralità che gli è data
dalla sua particolare collocazione geografica di bassa valle
Taro-Ceno e dalla presenza storica di importanti e consolidati
servizi, (polo scolastico, strutture sanitarie, nodo viario,
presidio produttivo artigianale-industriale, ecc...) puntando sul
loro sviluppo e sulla loro capacità di fornire risposte efficaci
e di qualità ad un territorio vasto. In questo quadro, la
riorganizzazione della macchina Comunale e la piena valorizzazione
delle professionalità presenti al suo interno, diventa obiettivo
prioritario.
La
tutela del territorio e dell’ambiente
che troppo spesso viene offeso dalle opere dell'uomo,o dall’incuria,
pensiamo all'inquinamento dell'aria derivante dal traffico veicolare
e anche da alcune attività produttive presenti nella nostra zona
(come la Laterlite) le quali vanno tenute sotto stretta osservazione
da parte delle amministrazioni comunali; pensiamo alla nostra
discarica di Monte Ardone, nella quale vengono riversati tonnellate
di rifiuti speciali provenienti da tutta Italia; pensiamo al
cantiere della pontremolese che prima o poi arriverà a Fornovo;
pensiamo alla bonifica dell'area ex ENI da cui dipende la qualità
dell'acqua che arriva nei rubinetti di gran parte degli abitanti
della nostra provincia, alle emergenze determinate da scelte
sbagliate fatte negli anni passati che continuano a pesare sui
nostri cittadini quale la discarica di Tiedoli, o quelle che si
stanno decidendo in questi giorni in campo energetico, come l’eolico
del Santa Donna.La tutela del territorio, passa anche attraverso una
diversa concezione dello sviluppo in settori importanti quali quello
dell’urbanistica e dell’edilizia residenziale. La crisi che
attraversa il settore, ci obbliga ad una riflessione a tutto campo
su scelte fatte in passato oggi non più sostenibili a causa della
crisi, ma anche per un diverso approccio ai temi dell’ambiente,
del territorio e della sua conservazione.
Aree
protette e Parchi:
Politiche attive di fruizione e valorizzazione delle aree fluviali e
collinari che delimitano il centro urbano del capoluogo. Vanno messi
in campo nuovi progetti per valorizzare le aree protette (oasi
Prinzera), superare il degrado e l’abbandono presente da anni
(Parco del Taro), e favorirne la piena integrazione con il
territorio e le economie presenti.
La
valorizzazione e salvaguardia dei beni comuni : Acqua
–Territorio -Sanità e Sociale.Lo stato in cui si trovano oggi
questi servizi sia sotto l’aspetto economico che sociale, la
qualità delle risposte fornite al territorio ed ai suoi bisogni, la
domanda di partecipazione diretta e di trasparenza proveniente dai
cittadini, impongono una profonda riflessione con l’obiettivo di
ridefinire la presenza ed il ruolo di aziende partecipate e di
servizio (Montagna 2000, A.S.P., Forma Futuro, IREN, ecc., )
attraverso un nuovo e più incisivo presidio del pubblico in
termini di indirizzo, gestione, controllo.
Il
tema del lavoro,;
Questione prioritaria e non più rinviabile, ridefinire una
pianificazione urbanistica e normativa che risponda alla domanda di
riqualificazione proveniente dalle attività produttive, che guardi
principalmente alle esigenze delle imprese già insediate in
un’ottica di offerta di spazi fortemente qualificati (banda larga,
infrastrutture della mobilità, fonti energetiche green, ecc...) in
grado di sostenere la competitività delle aziende e favorire
l’occupazione
Istruzione
e Politiche formative; La
riqualificazione delle strutture scolastiche e la piena affermazione
del diritto allo studio in tutti i gradi dell’istruzione, deve
essere un obiettivo prioritario delle diverse istituzioni
competenti. Va riaffermata la centralità del polo scolastico di
Fornovo nel contesto del territorio provinciale, attraverso un forte
e autorevole presidio sia politico che gestionale degli istituti
di istruzione e formazione, in grado di garantire percorsi formativi
fortemente integrati fra loro, superando le ambiguità che hanno
accompagnato le scelte fatte negli ultimi anni sul versante della
programmazione degli indirizzi, che non hanno favorito un
radicamento dell’istituto Gadda sul territorio, e quindi un
concreto contributo all’affermazione piena del diritto allo
studio e il successivo accesso al mondo del lavoro.
Mobilità
e trasporti Pubblici: In
un contesto come il nostro, di cittadina pedemontana, è prioritario
cercare di potenziare e implementare i collegamenti con la città,
fruttando in primo luogo il trasporto su rotaia e in secondo luogo i
trasporti su gomma verso la città. In questa prospettiva
prioritario sarà cercare di sbloccare la situazione di stallo che
si è venuta a creare riguardo il raddoppio della linea
pontremolese, per quel che riguarda il tratto da Osteriazza a Parma,
mantenendo sempre come priorità la salvaguardia del centro storico
del paese e degli edifici presenti e minimizzando l'impatto, che
comunque sarà inevitabile, dei cantieri sulla quotidianità dei
fornovesi.
Qualità
della vita e riqualificazione urbana Il
paese e in centro storico, e le attività che ad esso sono
collegate, hanno bisogno di un progetto serio di riqualifica, che
deve coinvolgere sia il pubblico, per quel che riguarda la cura e il
rifacimento di strade, marciapiedi, avendo la cura di abbattere le
barriere per i portatori di handicap, e per quel che riguarda il
miglioramento dell'arredo urbano, sia il privato, con iniziative,
come sgravi fiscali o politiche di riduzione di alcune tariffe, che
incentivino l'avvio di lavori di riqualifica energetica ed estetica
di abitazioni già presenti nel centro storico. Inoltre si dovrà
continuare il percorso di ciclo-pedonalizzazione dei collegamenti
con le frazioni, si dovrà studiare il posizionamento di nuove aree
verdi e risolvere il problema del traffico e del transito a velocità
elevata nel centro del paese.