lunedì 4 febbraio 2013

SEL in risposta al comunicato di Laterlite del 2 febbraio 2013


Con il comunicato del 2 febbraio 2013, in risposta alla presa di posizione di Sinistra Ecologia e Libertà Valtaro ValCeno sul funzionamento dell’”Osservatorio Ambientale”, la Laterlite si sofferma sull’uso “improprio” di alcuni termini usati ma non trova argomenti per confutare quanto denunciato con il documento pubblicato.

Ciò che abbiamo denunciato, e confermiamo, è il fatto che mentre da mesi erano in corso le procedure dell’A.I.A. per il rinnovo delle autorizzazioni alla Laterlite per l’utilizzo di rifiuti speciali (oli esausti) quali combustibili per il ciclo produttivo,       l’Osservatorio, causa i ritardi nella sua costituzione prima ed il protrarsi poi di una discussione interna sui compiti ed il suo funzionamento, non ha potuto affrontare e confrontarsi con i soggetti deputati, sul vero nodo del contendere, e cioè sui possibili correttivi da suggerire nella conferenza dei servizi per il rinnovo della stessa A.I.A.

Ci può smentire Laterlite, sul fatto che i contenuti dell’autorizzazione (che nel frattempo è stata rilasciata dalla Provincia), non solo non sono stati oggetto di discussione dentro l’Osservatorio, ma non sono tutt’ora ufficialmente a conoscenza dei suoi componenti?
Può smentire il fatto che l’Osservatorio Ambientale sarà quindi chiamato a posteriori ad esprimersi sui contenuti della stessa A.I.A. dopo che questa sarà già stata rilasciata (ricordando che l'autorizzazione ha validità quinquennale)?

Nel merito poi della richiesta di trasparenza e correttezza nella informazione, è Laterlite che deve rispondere, accogliendo da subito quelle richieste che da diversi anni gli vengono rivolte sul fronte degli strumenti e delle modalità di rilevamento, lettura e divulgazione dei dati delle emissioni in aria ed al suolo.

Da parte nostra, infine, consideriamo la parola “emergenza ambientale” appropriata per descrivere la qualità dell’aria riscontrata nei nostri territori da indagini condotte da organismi qualificati, nonché dalla presenza stessa di impianti ed aziende considerate da Arpa meritevoli di particolare attenzione ambientale e sanitaria come Laterlite e la discarica di Monte Ardone.

La nostra visita odierna, in risposta all’invito rivoltoci dalla Laterlite, oltre che per aumentare le nostre conoscenze personali in merito alle questioni aziendali, va nella direzione di ribadire in modo diretto ai responsabili aziendali queste nostre posizioni, nella speranza di cogliere, nelle posizioni dell’azienda, quelle disponibilità volte a garantire continuità produttiva/occupazionale e miglioramento della qualità ambientale.



Comunicato di Laterlite in risposta a SEL

Pubblichiamo comunicato inviatoci da Laterlite S.P.A. in risposta al comunicato di SEL ValTaro ValCeno di Venerdì 2 febbraio 2013

Il comunicato pubblicato oggi da Sel si basa su informazioni incomplete e senz’altro non aggiornate. Laterlite infatti precisa che, in seguito alla ripartenza dell’Osservatorio Ambientale voluto da tutte le parti coinvolte, i lavori sono iniziati e proseguiranno con incontri tecnici, tra cui quello avvenuto ieri, per valutare e condividere gli elementi di innovazione da introdurre per migliorare ulteriormente le performance ambientali di Laterlite secondo gli obbiettivi concordati.
Gli esiti e le decisioni prese durante questi incontri saranno comunicati in occasione delle assemblee pubbliche che si svolgeranno periodicamente come previsto dal protocollo firmato da tutte le parti coinvolte (Comune di Solignano, Fornovo, Medesano, Varano, Laterlite, Arpa, Ausl, Legambiente, Comitato Rubbiano per la Vita, Provincia di Parma, prof. Walter Ganapini in qualità di esperto tecnico).

Laterlite, come sottolineato durante l’Assemblea Pubblica del 16 novembre 2012, ha performance ambientali decisamente migliori rispetto alle soglie previste dalle normative vigenti, e, nonostante questo, ha aderito volontariamente alla riapertura dell’Osservatorio facendosi carico dei costi di funzionamento, con la certezza che fosse un fondamentale strumento di dialogo e trasparenza, capace di attivare una proficua sinergia tra azienda, istituzione e cittadini.
L’azienda inoltre, ha sottoscritto un ambizioso piano quinquennale (che fa seguito al piano quinquennale appena completato) basato su concreti interventi ambientali per migliorare il proprio obbiettivo di sostenibilità.

Infine, a tutela della trasparenza e della corretta informazione, Laterlite precisa che il termine “emergenza ambientale” utilizzato in apertura del comunicato di Sel , non è corretto, è improprio e superficiale (per “emergenza ambientale” si intende infatti una qualsiasi situazione critica causata da un evento eccezionale che determini una situazione potenzialmente pericolosa per la immediata incolumità di persone o di beni e strutture e che richiede interventi straordinari ed urgenti per essere gestita e riportata alla normalità). Nessun dato ad oggi rilevato fa' presupporre una situazione di emergenza ambientale ne’ nel territorio di Solignano ne’ tantomeno nei Comuni limitrofi.
La trasparenza e la correttezza dell’ informazione cominciano dall'utilizzo di termini appropriati e consoni.
Laterlite auspica che qualunque cittadino intenda avere maggiori informazioni sul suo progetto di sostenibilità ambientale partecipi alle sedute pubbliche dell’Osservatorio o in alternativa prenda contatto con l’azienda (ambiente@leca.it) per una visita di approfondimento.
L’ azienda inoltre è lieta che il Sig. Marco Porcari, referente di Sel e autore del comunicato, abbia accolto l’invito a visitare la sede dello stabilimento lunedì 4 febbraio in modo da chiarire le inesattezze riportate e condividere il percorso da tempo intrapreso di tutela e rispetto per l’ambiente.

Parma 2 febbraio 2013
Laterlite s.p.a.
 

venerdì 1 febbraio 2013

Osservatori Ambientali o specchietti per le allodole?


Ancora una volta siamo costretti a registrare l’assenza di una volontà politica chiara da parte delle istituzioni locali di affrontare con la massima trasparenza le emergenze ambientali presenti sui nostri territori.

Gli “Osservatori Ambientali” sulla Discarica di Monre Ardone e sulla Laterlite di Rubbiano, istituiti per monitorare gli effetti di questi impianti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, stanno dimostrando tutta la loro inefficacia e inutilità.

Nell’ultima riunione “dell’Osservatorio” della discarica di Monte Ardone, convocazione questa, avvenuta dopo 11 mesi dall’ultima riunione grazie alle sollecitazioni e proteste di Legambiente, non si è andati oltre alla registrazione della situazione di fatto in relazione ai quantitativi dei rifiuti speciali conferiti e sulle condizioni idrogeologiche dell’impianto.

Nessuna decisione sulla richiesta più volte avanzata da “Sinistra Ecologia Libertà” di mettere in campo una serie di controlli più stringenti sulla qualità dei rifiuti speciali conferiti, sia attraverso prelevi diretti da parte dell’”Arpa” di campioni dei rifiuti sul campo della discarica, sia attraverso controlli ”a sorpresa” ed analisi dei rifiuti sui mazzi in ingresso all’impianto.

- Quanti sono stati i controlli e le analisi effettuate dall’Arpa in questo ultimo anno che ha visto il conferimento in discarica di oltre 40.000 tonellate di rifiuti speciali?
- Corrisponde a verità che in occasione uno dei pochi controlli effettuati dall’Arpa si sono riscontrate irregolarità tali da dovere bloccare l’ingresso alla discarica di un carico e di rimandarlo al mittente?

Non meno preoccupante la situazione “dell’Osservatorio” Laterlite.

La cosa che più colpisce, è che mentre gli organismi istituzionali preposti sono da mesi impegnati a discutere sulla richiesta di rinnovo della A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) per consentire alla Laterlite di continuare a bruciare oli esausti, l’Osservatorio, insediato dal novembre scorso, è ancora impegnato in una discussione tutta interna sul suo funzionamento, impedendo così di fatto l’avvio di un confronto sul merito del rinnovo della concessione alla Laterlite che è il vero nodo del contendere.

Ciò che purtroppo accomuna i due osservatori e quindi le volontà della maggioranza dei componenti, è che i rispettivi regolamenti sanciscono che “le discussioni e le notizie acquisite all’interno di questi organismi non possono essere oggetto di comunicazioni all’esterno” e quindi portate a conoscenza dei cittadini senza autorizzazione preventiva.

Non hanno nulla da dire a proposito, i Sindaci della recente costituita ”Unione dei comuni” di Fornovo, Medesano, Solignano, presenti negli “Osservatori” in quanto a “trasparenza” e nella qualità di primi responsabili della salute dei propri cittadini?