Ancora
una volta siamo costretti a registrare l’assenza di una volontà
politica chiara da parte delle istituzioni locali di affrontare con
la massima trasparenza le emergenze ambientali presenti sui nostri
territori.
Gli
“Osservatori Ambientali” sulla Discarica di Monre Ardone e sulla
Laterlite di Rubbiano, istituiti per monitorare gli effetti di questi
impianti sull’ambiente e sulla salute dei cittadini, stanno
dimostrando tutta la loro inefficacia e inutilità.
Nell’ultima
riunione “dell’Osservatorio” della discarica di Monte Ardone,
convocazione questa, avvenuta dopo 11 mesi dall’ultima riunione
grazie alle sollecitazioni e proteste di Legambiente, non si è
andati oltre alla registrazione della situazione di fatto in
relazione ai quantitativi dei rifiuti speciali conferiti e sulle
condizioni idrogeologiche dell’impianto.
Nessuna
decisione sulla richiesta più volte avanzata da “Sinistra
Ecologia Libertà” di mettere in campo una serie
di controlli più stringenti sulla qualità dei rifiuti speciali
conferiti, sia attraverso prelevi diretti da parte dell’”Arpa”
di campioni dei rifiuti sul campo della discarica, sia attraverso
controlli ”a sorpresa” ed analisi dei rifiuti sui mazzi in
ingresso all’impianto.
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Quanti sono stati i controlli e le analisi effettuate dall’Arpa in
questo ultimo anno che ha visto il conferimento in discarica di oltre
40.000 tonellate di rifiuti speciali?
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Corrisponde a verità che in occasione uno dei pochi controlli
effettuati dall’Arpa si sono riscontrate irregolarità tali da
dovere bloccare l’ingresso alla discarica di un carico e di
rimandarlo al mittente?
Non
meno preoccupante la situazione “dell’Osservatorio” Laterlite.
La
cosa che più colpisce, è che mentre gli organismi istituzionali
preposti sono da mesi impegnati a discutere sulla richiesta di
rinnovo della A.I.A. (autorizzazione integrata ambientale) per
consentire alla Laterlite di continuare a bruciare oli esausti,
l’Osservatorio, insediato dal novembre scorso, è ancora impegnato
in una discussione tutta interna sul suo funzionamento, impedendo
così di fatto l’avvio di un confronto sul merito del rinnovo della
concessione alla Laterlite che è il vero nodo del contendere.
Ciò
che purtroppo accomuna i due osservatori e quindi le volontà della
maggioranza dei componenti, è che i rispettivi regolamenti
sanciscono che “le discussioni e le notizie acquisite all’interno
di questi organismi non possono essere oggetto di comunicazioni
all’esterno” e quindi portate a conoscenza dei cittadini senza
autorizzazione preventiva.
Non
hanno nulla da dire a proposito, i Sindaci della recente costituita
”Unione dei comuni” di Fornovo, Medesano, Solignano, presenti
negli “Osservatori” in quanto a “trasparenza” e nella
qualità di primi responsabili della salute dei propri cittadini?
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