martedì 31 gennaio 2012

Raccolta Differenziata: Varano premiato, Fornovo no.... di chi sarà la colpa???



Nei giorni scorsi, Legambiente Emilia Romana ha pubblicato i risultati della ricerca effettuata sul territorio Regionale della raccolta rifiuti nei comuni Emiliani.

In questo contesto, spiccano i positivi risultati di diversi comuni della provincia di Parma, fra questi nel nostro comprensorio ,il comune di Varano Melegari è risultato fra i premiati per il positivo risultato nella raccolta differenziata con il migliore trend in aumento dal 2010 al 2011.

Ancora una volta, il nostro Comune, ha perso una occasione per uscire dalla disastrosa situazione in cui versa il servizio della raccolta rifiuti, distinguendosi nel contesto Provinciale, ma anche nel comprensorio della comunità Montana, come uno degli ultimi Comuni ancora privo di un adeguato servizio di differenziata con percentuali di raccolta che non arrivano al 25%.

Siamo al terzo anno di attività di questa amministrazione, e l’unica e più significativa iniziativa adottata in questo settore resta quella assunta al momento dell’insediamento con l’ annullamento della decisione della precedente Amministrazione di attivare il servizio della raccolta spinta porta a porta attraverso la società Montagna 2000.

Soltanto in questi giorni, con due anni di ritardo, è stata riconfermata la decisione di conferire a Montagna 2000 l’organizzazione e la gestione del servizio, con gli stessi obiettivi di raccolta di due anni fa, cioè il raggiungimento nel primo anno del 50% di raccolta differenziata.

Due anni persi, che per il nostro comune ed i nostri cittadini hanno significato fare i conti con un servizio inefficiente, dannoso per l’ambiente e anche per i costi economici che si sono riversati sulle tariffe.

E questo, mentre nulla è stato fatto per ricercare una diversa e più sicura ipotesi di utilizzo della discarica di Monte Ardone, unico impianto attivo in Provincia, che invece di essere al servizio del nostro territorio per i nostri rifiuti, continua a smaltire rifiuti speciali provenienti da fuori regione.

Preoccupa anche il fatto che le risorse introitate con la discarica ( circa 500.000 € nel corso del 2011) invece di essere impegnate per la riqualificazione del servizio e nella tutela ambientale, sono state utilizzate per coprire spese correnti ed in particolare per incarichi esterni rivelatisi inutili e costosi.

Queste contraddizioni, contribuiscono ad alimentare i dubbi più volte sollevati sulla qualità ed efficacia dei controlli che vengono effettuati sul ciclo dei rifiuti conferiti, dubbi che sicuramente non sono stati fugati con l’attivazione dell’”osservatorio ambientale”, strumento questo, che per le funzioni assegnate e per i risultati sino ad ora conseguiti, risulta privo di un reale potere di decisione e di controllo.

Per questi motivi, Sinistra Ecologia Libertà, mentre considera tutt’ora praticabile un uso diverso dell’impianto, chiede siano attivate tutte quelle iniziative tese a rafforzarne il controllo pubblico , quali una più organica presenza dell’Arpa con controlli a monte del conferimento e sul campo di smaltimento, ed un controllo politico più incisivo del Consiglio Comunale, garantendo nel contempo la necessaria trasparenza ed informazione alla popolazione.       


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